Che cos’è l’URL di un sito web e a cosa serve? Diamo un rapido sguardo agli elementi della sua struttura per capire.
Cosa troverai in questo articolo:
URL cos’è e come funziona
In ambito informatico, l’acronimo URL sta per Uniform Resource Locator (localizzatore unico della risorsa).
L’URL è un indirizzo web costituito da una sequenza alfanumerica che individua (e permette di raggiungere) una determinata risorsa in rete, come ad esempio: un documento, un’immagine o anche un sito internet.
Appartiene a una categoria più ampia chiamata URI (Universal Resource Identifier) che esprime la posizione univoca di una risorsa in rete.
URL: definizione
Ecco l’interessante definizione di URL data da Treccani:
“Localizzatore unico della risorsa (informatica), indirizzo di un sito web espresso in modo univoco e con una forma utilizzabile dal browser”.
Per capire come funziona un URL possiamo paragonarlo all’indirizzo di un edificio.
Esattamente come gli indirizzi fisici gli URL:
- sono costituiti da più elementi
- indicano una posizione univoca
- permettono di raggiungere qualcosa di specifico
Se pensiamo, in particolare all’URL di un sito web, l’indirizzo sarà diverso a seconda della pagina o del contenuto che si vuole raggiungere.
Quando i siti erano costruiti solo in HTML la struttura dell’URL con tutte le sue cartelle e sottocartelle corrispondeva a elementi ordinati per livelli gerarchici effettivamente esistenti.
Un indirizzo di questo tipo: creacity.it/cartella avrebbe indicato, appunto, una cartella effettivamente presente nella directory principale del sito.
Nel tempo, i siti web sono diventati dinamici. I programmatori hanno cominciato a “scriverli” con PHP, un linguaggio di programmazione più sofisticato.
La struttura fisica del sito è andata scomparendo tanto che adesso l’architettura di file e cartelle nella maggior parte dei casi non combacia più con un assetto realte (anche se tuttavia, questo tecnicamente è ancora possibile).
I CMS come WordPress permettono di riscrivere il percorso di una determinata pagina web per adeguarlo alle proprie esigenze.
L’URL si costruisce in modo dinamico per obiettivi specifici e si può modificare e personalizzare, tenendo conto, ad esempio della SEO e della navigabilità del sito.
L’indirizzo di un sito web potrebbe essere, accorciato per favorire il posizionamento nella ricerca organica. Per un eCommerce si potrebbe creare, invece creare un URL “gerarchico” :
shop/categoriaprodotto/nome del prodotto
Per gli shop online descrivere una gerarchia favorisce la comprensione e semplifica la navigazione.
URL del sito web: esempi
Digitando: https://creacity o anche solo creacity.it arrivi alla pagina principale del nostro sito web (home page).
Il percorso di una risorsa specifica che si trova nel nostro blog avrà un URL diverso, come ad esempio:
https://creacity.it/category/blog/copywriting
L’indirizzo potrebbe essere anche più articolato, se ad esempio al sito web fosse annesso un sito eCommerce e volessimo raggiungere uno specifico prodotto. In questo caso l’URL potrebbe prevedere la presenza di uno sottodominio:
https://eCommerce.miosito.it/category/prodotto
URL del sito web: struttura ed elementi indispensabili
La struttura dell’ URL può comprende molti elementi, ma 3 di essi sono indispensabili:
- Protocollo (o schema)
- Dominio
- Percorso (o path)
Ci sono poi altre sezioni che possono essere presenti in alcuni casi come, uno o più sottodomini e altri elementi del percorso come le sottocartelle.
1. Il protocollo
Il protocollo (o schema) è un sistema di regole e indica al browser come comunicare con il server di un sito web. Permette di scambiare dati secondo specifiche modalità (per esempio, includendo la crittografia dei dati).
HTTPS e HTTP
Per inviare e recuperare informazioni dal sito web il server può usare 2 diversi tipi di protocollo, entrambi utili al traferimento dei dati: HTTPS e HTTPS.
Il protocollo HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure) ordina al browser di crittografare le informazioni presenti sulla pagina web (dati e password) per garantirne la sicurezza.
Esattamente come HTTP, HTTPS permette di recuperare una risorsa in rete e di mostrarla alle persone ma in modo da proteggere i dati grazie alla crittografia.
Il solo fatto di preferirlo al meno sicuro HTTP (Hypertext Transfer Protocol), installando nel sito il certificato SSL può avere effetti positivi sulla SEO del sito.
Il protocollo HTTPS è il più diffuso ed è apprezzato da Google che lo considera fattore di ranking e incoraggia i proprietari di siti web a passare da HTTP a HTTPS per proteggere le persone che visitano il sito web.
Il protocollo è un elemento indispensabile dell’URL ma una volta impostato sul sito non sarà indispensabile digitarlo nella barra degli indirizzi perché il browser è in grado di sottintenderlo.
Esistono anche altri protocolli come ad esempio FTP (file transfer protocol) che serve a trasferire software, oppure mailto:// per la posta elettronica.
2. Il nome dominio
Il dominio, più precisamente “nome a dominio” è la combinazione di 2 elementi indispensabili:
- Dominio di primo livello
- Dominio di secondo livello
Il nostro nome dominio è creacity.it:
Il dominio di primo livello (TDL)
Il dominio di primo livello (TDL, top-level domain) è anche chiamato “estensione”.
Visivamente il top level domain è appunto in coda al dominio, separato da un punto.
Perché si chiama dominio di primo livello? Considerando la struttura gerarchica del DNS (sistema dei nomi dominio) Il TDL è livello gerarchicamente più alto del nome dominio.
Alcuni esempi di top-level domain:
- .it
- .com
- .org
- .eu
- .net
- .info
Il domino di primo livello si sceglie al momento della registrazione del dominio, ovviamente a patto che sia disponibile.
questa scelta è importante, perché il dominio di primo livello (TLD) dice già alle persone qualcosa sul tuo progetto.
Puoi usare .it per suggerire l’area geografica (Italia) in cui ti muovi.
L’estensione .com è usata prevalentemente dai soggetti commerciali mentre .org riguarda di solito gli enti senza s scopo di lucro.
Il dominio di secondo livello (SLD)
Il dominio di secondo livello (SLD, second level domain) è la parte più specifica del dominio, il nome “puro e semplice” che può anche corrispondere con il nome del tuo brand o della tua attività.
Il Second level domain aiuta le persone a capire quello che fai. É la sintesi del tuo progetto e in combinazione con l’estensione ti permette di distinguerti dai concorrenti e di farti ricordare.
Vuoi creare un nuovo creare sito web? Allora vale la pena dedicare un po’ di tempo a scegliere bene il nome dominio. Dovrebbe essere riconoscibile e semplice da ricordare. La combinazione perfetta di nome del sito + estensione!
3. Il percorso
La parte che segue il nome a dominio è chiamata percorso (o path).
Il percorso contiene informazioni necessarie per arrivare alla pagina specifica del sito web.
Ogni pagina, file o immagine del sito avrà il proprio indirizzo URL specifico ed univoco.
WordPress consente di modificare i “permalink” e di personalizzare il percorso in maniera da renderlo SEO friendly o funzionale alla navigazione. Puoi effettuare questa operazione dalla dashboard andando su Impostazioni > Permalink.
Nel path possono essere compresi altri elementi come ad esempio frammenti, parametri e sottocartelle (o subdirectory).
Sottocartella
Inserendo una o più sottocartelle nel path, aiuti il crawler di Google a capire quale particolare sezione della pagina web le persone stanno visitando.
Ecco un esempio di URL di ottimizzato per un sito eCommerce tramite l’inserimento di più sottocartelle nel path:
https://www.shop.com/prodotto/piccoli-elettrodomestici/smeg/spremiagrumi-smeg-mff01-50s-style
In questo caso, il sito propone un percorso gerarchico, molto dettagliato dettagliato.
A colpo d’occhio le persone capiscono di essere nell’area del negozio dedicata ai piccoli elettrodomestici. E possono avere ulteriori informazioni sul prodotto: è stato selezionato Smeg e in particolare uno spremiagrumi della linea anni 50.
Potranno anche desumere che lo shop vende anche grandi elettrodomestici e che ci sono altre marche disponibili.
E WWW?
In passato non era possibile acquistare il dominio del sito senza includere WWW, ma ora si può.
E anche qualora avessi un nome dominio che include la tripla w, puoi sempre escluderlo creando un redirect 301 da C pannel.
In questo modo modo le persone possono raggiungere il sito anche digitando il nome del dominio nella barra di ricerca senza includere questo il prefisso.
Che differenza c’è tra dominio e URL?
Il dominio individua il sito web e fa parte del’URL ed è costituito da 2 elementi: dominio di primo livello e di secondo livello.
L’Url è l’indirizzo web completo del sito o di un’altra risorsa che comprende più elementi oltre al dominio. Questi elementi possono variare in base al percorso che può anche essere personalizzato.
- Dominio: ilmiosito.com
- URL: https://ilmiosito..com/about