Se il tuo sito web è bloccato da una schermata rossa non è il tuo giorno fortunato: probabilmente sei finito nella Blacklist di Google! Ecco come risolvere.
Perché il tuo sito è inserito in Blacklist da Google?
Google analizza milioni di pagine web ogni giorno per inserirle nel proprio database.
Lo scopo principale di questa complessa operazione chiamata indicizzazione è quello di leggere e interpretare le pagine sottoposte a scansione per poi collocarle fra i risultati della ricerca organica e mostrarle alle persone in riposta alle loro domande.
Ma l’analisi delle pagine web da parte di Google non serve solo a questo! Analizzando le pagine web,
Google rileva i siti non sicuri per virus o altro malware per poi segnalarli agli utenti
Quando Google trova un sito non sicuro o infetto lo inserisce nella sua blacklist. Questa specifica azione di blocco è definita anche blacklisting.
Per approfondire: Blacklist e Blocklist: che differenza c’è?
Perché Google inserisce siti e blog sospetti in Blacklist?
Inserendo i siti web non sicuri nella sua “lista nera” Google migliora l’esperienza di navigazione delle persone rendendola più sicura: proteggendole da incontri inaspettati con virus o altro malware dannoso che può rubare dati e credenziali o compromettere i dispositivi di navigazione.
Quindi, un sito web è inserito nella blacklist di Google quando è inaffidable, hackerato o pericoloso e può:
- danneggiare i dispositivi di navigazione delle persone
- rubare soldi, dati e altre informazioni personali
- creare redirect a pagine malevole
Se un visitatore ha attivato il filtro della blacklist nel proprio browser e tenta di aprire un sito sospetto o non sicuro visualizzerà una schermata rossa con un avviso di allerta che lo informa sulla possibile causa del problema.
Quali siti finiscono nella lista nera di Google?
Google inserisce in blacklist:
- siti pericolosi, cioè siti web che contengono e o diffondono software dannoso
- siti compromessi che sono stati hackerati.
Quindi finiscono in blacklist:
- i siti internet che ospitano malware e rischiano di infettare i dispositivi di navigazione di coloro che li visitano;
- i siti web colpiti da phishing, cioè pagine web che ingannano gli utenti, inducendoli a consegnare i propri dati personali.
Le pagine web malevole che assumono l’identità di siti web legittimi e e rubano credenziali e password agli utenti sono il più tipico esempio di phishing.
Penalizzazione di Google e Blacklist
Se il tuo sito non riesce a posizionarsi bene fra i risultati della ricerca organica potresti aver subito una penalizzazione da parte di Google, ma non confonderla con l’inserimento del tuo sito in blacklist!
Una penalizzazione può essere dovuta a diverse cause: un cambiamento dell’ algoritmo di Google, alla presenza nel tuo sito di backlink corrotti, alla struttura delle tue pagine che non va o a pratiche di SEO scorrette (blackhat) da parte tua.
Ecco come evitare una penalizzazione da parte di Google:
- Non inserire nel tuo sito o blog testo di altri siti: contenuto copiato, duplicato o identico ad altro testo e semplicemente tradotto
- non usare immagini altrui senza citare la fonte
- evita pratiche SEO scorrette (blackhat): per posizionare il tuo sito gioca pulito!
- Non fare keyword stuffing e non sovra-ottimizzare le pagine del sito
Queste tecniche non sono tollerate da da Google che può decidere di penalizzarti pesantemente, non solo con una perdita di posizionamento ma anche arrivando a inserire il tuo sito in blacklist.
Nella blacklist di google finiscono anche quei siti che fanno spam in maniera pesante e sistematica o sono affetti da virus.
Ecco come puoi effettuare un rapido controllo sui siti bloccati da Google
Esistono molti strumenti per verificare se il tuo sito è in blacklist. Ma sicuramente la scansione manuale da parte di un professionista garantisce una maggior sicurezza del risultato.
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Cosa succede ad un sito web inserito nella Blacklist di Google?
- Le sue pagine non vengono mostrate nei risultati di ricerca di Google finché il sito non viene rimosso dalla lista nera;
- I browser mostrano un messaggio di avviso che avverte i visitatori di non accedere al sito.
Quindi: il sito web diventa inaccessibile ai visitatori e potrà anche essere mostrato un messaggio di questo tipo:
- Il sito web contiene malware
- Il sito è ingannevole
- Questo sito web è stato segnalato come non sicuro
- Questo sito potrebbe essere compromesso
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Dominio in blacklist: come risolvere
Per uscire dalla lista nera di Google ecco cosa ti consiglio di fare:
1. analizza il tuo sito per capire il problema
E’ necessaria una scansione approfondita per riconoscere il virus che lo ha colpito e le altra criticità che lo affliggono.
1. Ripulisci il sito web dal malware
Una volta trovato il problema è necessario agire con cautela per rimuovere tutti i file infetti o corrotti.
Procedi con più scansioni successive effettuate con strumenti diversi per escludere ogni possibilità di rischio o reinfezione.
3. Chiedi la revisione del sito da parte di Google
Prima di chiedere il riesame, controlla più volte e accuratamente il tuo sito web. Solo quando sarai sicuro che il sito sia pulito potrai inviare la richiesta a Google.
Sito compromesso, infetto o non sicuro?
- Se decidi di fare da solo: assicurati di saper identificare la fonte di infezione e chiudi tutte le falle di sicurezza prima di inviare la richiesta di revisione a Google.
- Se decidi di contattare un esperto: chiedi di:
- rimuovere accuratamente il virus
- ripristinare il sistema e la sicurezza
- garantire l’intervento effettuato
E fatti spiegare per filo e per segno come mantenere il tuo sito web protetto e sicuro
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