INP-interaction-to-next-paint-cos'è a cosa serve
Tempo di lettura: 5 minuti
Aggiornato al 12 Maggio 2024

I Segnali Web Essenziali sono in aggiornamento! Parliamo di Interaction to Next Paint la nuova metrica di Google.

Interaction to Next Paint: cos’è e a cosa serve

Interaction to Next Paint (INP) è un nuovo fattore Core Web Vital di Google che da poco ha sostituito First Input Delay nella misurazione dei tempi di reazione della pagina web.

Dopo un lungo periodo di perfezionamento (test e riscontri dalla community di Chrome) INP è diventata una metrica stabile dei Core Web Vitals, a partire da Marzo 2024.

Interaction to Next Paint valuta la reattività complessiva della pagina, cioè la sua capacità di rispondere a tutte le interazioni degli utenti.

Esattamente come i suoi colleghi LCP e CLS, INP contribuisce a valutare la qualità dell’esperienza di navigazione che le tue pagine sanno offrire.

Come funziona Interaction to Next Paint

INP analizza le prestazioni della pagina relative al tempo di esecuzione (runtime) sulla base dei dati dell’Event Timing API.

In particolare, Interaction to Next Paint traccia il periodo di latenza (stimolo ? reazione) tra l’interazione dell’utente e il momento  in cui browser risponde, mostrando elementi sullo schermo.

In altre parole, questa metrica rileva il lasso di tempo necessario perché l’utente possa interagire con l’elemento successivo nella pagina (dopo l’elemento corrente).

Nel valutare la reattività della pagina, INP considera tutte le interazioni:

  • clic, azioni di tocco e tastiera;
  • durante tutto il tempo di permanenza dell’utente sulla pagina (dall’accesso all’abbandono).

In base a questi elementi ed esattamente come per le altre due metriche dei core web vitals, interaction to the next paint restituisce un valore/punteggio che coincide con l’interazione più lunga rilevata (al netto di eventuali valori anomali registrati).

Minore è il tempo di risposta del sito web alle azioni dell’utente e migliore sarà l’esperienza sulla pagina.

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INP: i valori ottimali

Avere buoni valori nella metrica Interaction to Next Paint è importante  per garantire una buona esperienza di navigazione.

  • Un valore INP basso prova che la pagina web è scattante e in grado di rispondere in modo rapido alle interazioni.
  • Al contrario, un punteggio INP elevato rivela che il sito impiega troppo tempo a reagire e non riesce a offrire un riscontro visivo rapido. Questo si traduce inevitabilmente in un’ esperienza scadente.

INP: Interaction to Next Paint punteggi e valori ottimali, infografica

  • un valore INP inferiore o pari a 200 millisecondi dimostra che la pagina web ha una buona reattività;
  • un INP superiore a 200 e inferiore (o pari) a 500 segnala la necessità di migliorarne le prestazioni;
  • se INP supera i 500 millisecondi ci sono problemi di interattività da risolvere.

Un ritardo nel riscontro visivo potrebbe dare l’impressione che la pagina non sia in grado di rispondere e indurre le persone ad abbandonarla.

Nel caso di interazioni particolarmente complesse con elementi pesanti che richiedono più tempo per caricarsi è opportuno favorire la permanenza dell’utente sulla pagina offrendo un feedback per avvisare l’utente che un processo è in esecuzione.

Interaction to Next Paint: Perché una nuova metrica per misurare la reattività della pagina?

Per avere un riscontro reale e completo della reattività della pagina è importante misurare la sua capacità di risposta non solo in fase di primo caricamento, ma durante tutta la visita dell’utente.

First Input Delay → Interaction to Next Paint

La metrica FID si concentra solo sulla prima interazione con la pagina (capacità di risposta al primo input dell’utente) tralasciando i momenti successivi.

Con il passaggio da FID a INP nelle metriche dei Core Web Vitals si riesce invece a catturare l’intera esperienza dell’utente (dalla prima interazione all’uscita dal sito).

Interaction to Next Paint segnala eventuali ritardi di risposta e situazioni di inattività in modo globale e non solo la fase di primo caricamento.

Proprietari e sviluppatori di siti web possono quindi comprendere a fondo la reale capacità della pagina di rispondere ai bisogni delle persone e apportare i miglioramenti necessari.

INP e FID: le differenze

Soffermiamoci ancora più approfonditamente sulle differenze tra INP e FID.

Entrambe le metriche:

  • calcolano il tempo necessario perché un’utente riceva risposta;
  • evidenziano  il tempo di attesa (ritardo di risposta rispetto alle azioni).

Ambedue restituiscono un resoconto sulla reattività della pagina, ma:

  • FID considera solo la prima interazione e rileva il primo ritardo di input tralasciando le interazioni successive;
  • INP prende in esame tutte le interazioni tra l’utente e la pagina: dal caricamento fino all’uscita.

FID

First Input Delay (FID) misura il primo ritardo tra l’azione iniziale dell’utente e la risposta del browser.

FID  calcola il lasso di tempo che intercorre tra l’interazione iniziale (clic su un pulsante, pressione tasti) e la risposta del browser a tale azione con un feedback visivo, valutando la rapidità con cui il sito è in grado di reagire in fase iniziale. Ma non considera il  il caricamento degli elementi interattivi degli script dopo che la pagina è stata caricata.

Misurare il FID è utile per i siti web con interazioni semplici o quando il coinvolgimento delle persone dipende soprattutto da una velocissima risposta alle azioni iniziali. Creare una prima impressione positiva è particolarmente importante per gli eCommerce che devono rispondere velocemente all’azione di aggiunta al carrello di un prodotto per non perdere la vendita.

Ma un singolo ritardo nell’interazione iniziale nella maggior parte dei casi non rappresenta in modo completo la capacità del sito web di rispondere alle richieste delle persone!

INP

Interaction to Next Paint (INP) offre un resoconto completo dalla capacità della pagina di interagire

Rilevando la latenza delle interazioni relative a tutta la visita INP  è molto utile per valutare l’esperienza di navigazione  dei siti web con attività numerose e complesse, dotati di molti contenuti dinamici.

Per concludere,

Con il passaggio da INP a FID le metriche dei Core Web Vitals che sono già un validissimo indicatore di qualità del sito guadagnano uno strumento prezioso per valutare in modo più sincero e completo la reattività dei siti web.

Anche se INP ha definitivamente soppiantato il FID quest’ultimo rimarrà un fattore misurabile.

In alcuni casi misurare il FID può essere particolarmente utile, ad esempio per una landing page creata per generale lead tramite form di contatto e in generale nel caso di tutte le pagine che fanno affidamento sulle interazioni iniziale dell’utente per fare buona impressione.

Il nostro consiglio? Continuare a monitorare e ottimizzare sia FID che IINP!

Il tuo sito è in linea con gli ultimi aggiornamenti di Google? FID i INP sono ottimizzati?

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Interaction to Next Paint (INP): cos'è e come funziona
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