e commerce senza partita IVA: 3 e 3 risposte per capire (aggiornate al 2024)
Tempo di lettura: 5 minuti
Aggiornato al 19 Novembre 2024

Fare eCommerce senza partita IVA: è possibile? Rispondiamo a questa domanda che molti si pongono prima di iniziare a vendere online.

L’argomento è interessante per chi vuole iniziare un’attività di commercio online. E visto che in giro se ne leggono tante, voglio offrirti informazioni veloci e precise per chiarire i tuoi dubbi.

1. Posso aprire un eCommerce senza la partita IVA?

No, la partita IVA è sempre necessaria per vendere online se non si tratta di una vendita occasionale.

Anche se mi piacerebbe dirti il contrario, ti serve la partita IVA per fare eCommerce in maniera abituale.

Ci sono piattaforme che promettono di aprire un negozio online gratis, in maniera facile e veloce. Questa informazione “promozionale” contribuisce a creare l’illusione che una piattaforma gratuita consenta di sottrarsi a tutti i costi relativi all’apertura del sito eCommerce, partita IVA compresa.

Invece, anche nel caso di piattaforme intermediarie con un profilo gratuito o premium ci possono essere costi di gestione e adempimenti fiscali da affrontare, legati al tipo di attività che andrai a svolgere ( professionale oppure saltuaria e occasionale).

Per quanto riguarda nello specifico la partita IVA: dovrai necessariamente aprirla se vuoi vendere in modo ripetuto e sistematico,  indipendentemente dal canale di vendita che sceglierai per farlo (piattaforma gratuita o sito dedicato).

Solo se la tua vendita è occasionale puoi non aprire la partita IVA.

Se hai un tuo sito eCommerce, il fatto stesso che lo shop sia sempre aperto e raggiungibile h24 dalle persone che vogliono fare acquisti dimostra che l’attività è abituale e quindi soggetta all’obbligo di partita IVA. Se invece sceglierai una piattaforma intermediaria/marketplace saranno le caratteristiche dell’attività di vendita a determinare l’obbligo o meno della partita IVA.

Vuoi realizzare o gestire al meglio il tuo eCommerce? Contattaci adesso!

2. Se vendo su marketplace devo aprire la partita IVA?

Sì, la partita IVA è necessaria non solo se hai un sito web, ma anche per i marketplace, se vendi in modo professionale.

Probabilmente ti stai chiedendo se puoi vendere senza partita IVA tramite piattaforme dedicate come Amazon, eBay, Vinted, Subito o Wallapop.

La risposta è sì, se la tua vendita è occasionale. Ma anche per vendere su questo tipo di piattaforme ti serve la partita IVA se lo fai in modo sistematico e ricorrente, perché in questo caso la tua attività è considerata professionale.

La partita IVA non è un costo legato al sistema di vendita (sito web o piattaforma intermediaria) ma dipende dal presupposto della “occasionalità” oppure della “sistematicità” dell’attività svolta.

Se vuoi essere in regola evitando multe e sanzioni, devi aprire la partita IVA per vendere in modo costante e non occasionale, anche su Amazon, eBay o Vinted.

La Direttiva DAC 7 della Comunità europea

A conferma di quanto appena detto, la recente  Direttiva DAC 7 della Comunità europea impone alle piattaforme di vendita online/marketplace di comunicare annualmente all’Agenzia delle entrate dei singoli paesi i dati dei venditori che hanno effettuato più di 30 vendite in un anno oppure che  hanno raggiunto un incasso superiore ai 2000 euro.

Non è ancora chiaro se e come l’Agenzia delle Entrate userà i dati ricevuti dalle piattaforme come Vinted o eBay, ma da quello che si dice sono già scattati i primi controlli per contrastare l’evasione fiscale e rintracciare i venditori abituali che pensano di non essere tali solo perché non hanno un proprio sito web o non superano i 5000 euro l’anno di incasso.

3. Quando una vendita online può definirsi “occasionale” e quindi esente da partita IVA?

La vendita è considerata occasionale e quindi esente dall’obbligo di partita IVA solo se è saltuaria e non frutto di un’attività organizzata, stabile  e continuativa.

Se vuoi vendere online senza partita IVA devi abbandonare l’idea di aprire un sito web dedicato, pubblicizzare prodotti o commerciare in qualsiasi altra forma in modo regolare e ripetuto.

Un esempio di vendita occasionale? Proporre un paio di pattini usati su eBay o vendere di tanto in tanto abiti usati su Vinted, o saltuariamente qualche prodotto di artigianato non rietrano nell’obbligo di aprire la partita iva.

L’attività è invece sempre considerata abituale nel caso tu abbia un tuo  sito eCommerce,, cioè uno vero e proprio negozio sempre aperto, dotato di pagine che descrivono i prodotti, di un servizio di pagamento e spedizione, adatto alla pubblicità sui canali digitali. Per le caratteristiche che ho appena descritto, il tuo sito web è di per sé è considerata dalla legge come un’attività di vendita continuativa e abituale.

Cosa dice la legge italiana

Chi vende regolarmente deve aprire partita IVA perché è considerato “venditore professionale“. In questo caso le regole per la vendita sono dettate dal Decreto legislativo n. 185 del 1999.

L’art. 35 di questo decreto obbliga a indicare (al momento dell’apertura della partita IVA) l’eventuale indirizzo del sito web che sarà usato per il commercio dei propri prodotti e a mettere in evidenza all’interno del sito stesso il proprio numero di partita IVA.

Se vendi senza Partita IVA non puoi fare pubblicità alla tua attività con mezzi digitali, ad esempio tramite i social come può essere Tik Tok.

Un profilo Facebook in cui esponi i tuoi prodotti con l’obiettivo di venderli (n.b.. anche se sono frutto di attività artigianale) dimostra che la tua attività è sistematica e organizzata. Tanto basta a provare che vendi in modo professionale e sarai soggetta all’obbligo di aprire la Partita IVA.

Un’ultima riflessione riguarda i prodotti artigianali venduti online. Cosa succede in questo caso?

Puoi vendere i tuoi prodotti artigianali online senza partita IVA?

Puoi vendere i tuoi prodotti artigianali online senza partita iva solo se si tratta di un’attività occasionale.

  • se i tuoi manufatti sono legati a un hobby e non lo fai in modo professionale;
  • se vendi solo solo tramite piattaforme di terze parti (ad esempio: Vinted, eBay o il Marletplace di FB).

Non puoi invece aprire un sito e-commerce perché in questo caso, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, si tratta di un vero e proprio negozio sempre aperto che rappresentano un’attività continuativa e quindi professionale per la quale è obbligatoria la Partita IVA.

Tutto chiaro? 

Vuoi iniziare subito a vendere online?

Chiedi a noi di realizzare o gestire il tuo sito eCommerce

parlaci del tuo progetto

Altre risorse dal nostro blog sul tema eCommerce che potrebbero interessarti:

Summary
e Commerce senza partita IVA: 3 domande+3 risposte
Article Name
e Commerce senza partita IVA: 3 domande+3 risposte
Description
In questo articolo offriamo tre risposte per capire se si può aprire un eCommerce o vendere online senza partita IVA, informazioni aggiornate al 2024
Author
Publisher Name
Creacity
Publisher Logo
Tag: , , ,

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *